Il problema della dipendenza dal gioco di azzardo e la meritevolezza

Ludopatia (gioco d’azzardo patologico o dipendenza dal gioco d’azzardo ) e Legge 3 del 2012 (legge Salva – suicidi) il problema della meritevolezza. Un recente Decreto del Tribunale di Trieste favorevole al consumatore

Il problema della dipendenza dal gioco di azzardo e la meritevolezza

La ludopatia o, detto in parole più semplici, la dipendenza dal gioco d’azzardo, porta spesso ad arrivare – per motivi facilmente intuibili – al sovra indebitamento. Porta cioè al primo elemento previsto dalla Legge 3 del 2012 la c. d. Legge salva – suicidi.

Ma il ludopatico può accedere alle varie procedure previste in questa legge (Ricordiamo che attualmente, dopo la riforma del 2021), le procedure di “esdebitazione”, che permettono ai debitori “meritevoli ” di liberarsi dei propri debiti sono 4: 1) piano del consumatore (riservato ai soli consumatori); 2)accordo coi creditori (titolari di partita IVA: liberi professionisti, piccole imprese ecc.); 3) liquidazione del patrimonio; 4) liberazione dei debiti dell’incapiente)?

La risposta è generalmente negativa, in quanto non si ritiene che il soggetto che si indebita per il c. d. vizio del gioco sia “meritevole”, in altre parole non risponda ai requisiti soggettivi previsti dalla legge.

Per poter accedere alle varie procedure erano (e sono) necessari alcuni requisiti; sia soggettivi (per il piano del consumatore occorre essere consumatore) che oggettivi: rispettare certi requisiti dimensionali o in certi casi, una certa soglia di pagamento dei debiti pregressi (la legge opera per i debiti passati e non certo per i futuri).

Oggi per questo caso concreto ci occupiamo solo del piano del consumatore: la norma per la valutazione della c. d. meritevolezza è, quindi, l’articolo 7 della citata legge 3 del 2012 che riportiamo:

“2. La proposta non è ammissibile quando il debitore, anche consumatore:
a) è soggetto a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dal presente capo;
b) ha fatto ricorso, nei precedenti cinque anni, ai procedimenti di cui al presente capo;
c) ha subito, per cause a lui imputabili, uno dei provvedimenti di cui agli articoli 14 e 14-bis;
d) ha fornito documentazione che non consente di ricostruire compiutamente la sua situazione economica e patrimoniale.
d-bis) ha già beneficiato dell’esdebitazione per due volte;
d-ter) limitatamente al piano del consumatore, ha determinato lasituazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode;
d-quater) limitatamente all’accordo di composizione della crisi, risulta abbia commesso atti diretti a
frodare le ragioni dei creditori
2-bis. Ferma l’applicazione del comma 2, lettere b), c) e d), l’imprenditore agricolo in stato di
sovraindebitamento può proporre ai creditori un accordo di composizione della crisi secondo le disposizioni.

Ovviamente spesso la Giurisprudenza ha ritenuto che il ludopatico non rispettasse l’art. 7 al punto 2 ed in specie al punto d – ter.

Nel caso in esame , il consumatore, seguito dall’associazione dei consumatori KONSUMER, è stato invece Giudicato “meritevole” ed ha ottenuto il Decreto favorevole da parte del Tribunale di Trieste.

Giova riportare la motivazione data dal Giudice adito (Tribunale di Trieste):

A) quanto al sovra indebitamento: “causa principale del’indebitamento è dovuta alla dipendenza patologica dal gioco d’azzardo di cui soffre sin dall’anno 2005 che, nel tempo, lo ha indotto a cercare fonti di finanziamento sempre nuove; tale situazione lo ha portato di conseguenza, a farsi seguire dal “Dipartimento delle dipendenze comportamentali e da sostanze legali” dell’ASUGI, che garantisce cure ed assistenza alla gestione della ludopatia, al fine di avviare un percorso terapeutico riabilitativo (pag. 2 del pdf inertizzato allegato)”

B) Quanto alla meritevolezza: “Quanto al giudizio di meritevolezza, si osserva che il medesimo risulta circoscritto all’esclusione dell’ipotesi di cui all’art. 7, comma 2, lett. d-ter L.3/2012: sulla base degli elementi acquisiti, si può escludere che il (consumatore)  abbia determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frodo.

Più in generale, risulta che il debitore attraverso gli operatori ASUGI è tutt’ora sottoposto alle cure ed assistenza alla gestione della ludopatia, patologia che ha causato lo stato di sovraindebitamento.

Considerato che la dipendenza del gioco d’azzardo costituisce ormai patologia psichiatrica riconosciuta, ed avendo il ……. iniziato un percorso riabilitativo presso la Struttura pubblica competente, si deve ritenere , come riconosciuto da recente giurisprudenza, che il ricorrente possa accedere agli strumenti previsti dalla legge 3/2012.

A questo riguardo va considerato altresì che il ……. nonostante la condizione di pensionato, ha continuato a lavorare in…….. al fine dapprima di far fronte alle rate dei finanziamento e ora, al fine di un miglior soddisfacimento dei creditori.” Pagina 3

Incidenter Tantum, l’ill. mo Giudicante si è occupato anche dell’aspetto previsto nella normativa bancaria rispetto al caso in esame e ha ritenuto sussistere una “culpa in vigilando” nei soggetti finanziatori”: “sotto diverso profilo si osserva che, in seguito all’entrata in vigore dell’art. 9 comma 3 bis2 della legge 3 del 2012, la Relazione dell’OCC deve contenere sempre l’indicazione relativa alla circostanza se il soggetto finanziatore, al fine della concessione del finanziamento, abbia tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il Gestore della Crisi, già nella relazione particolareggiata del 10.09.20 ha evidenziato che le cause dell’indebitamento si sono determinate al seguito del rinnovarsi dei finanziamenti personali al seguito dell’estinzione di quelli precedenti, senza che i soggetti finanziatori abbiano tenuto conto ai fine del merito creditizio (del Consumatore)…”  pagina 6

E che: “… si può , quindi, configurare la responsabilità degli incauti finanziatori per violazione dell’art. 124 bis del TUB (Testo Unico Bancario n. d. R.): la fattispecie integra l’ipotesi di soggetti che hanno violato le regole della diligenza professionale …omissis” pagina 4.

E anche qui viene in rilevo, sia pure a livello secondario, il diritto bancario.

In definitiva un Decreto ben fatto da un punto di vista giuridico che da ragione ai consumatori.

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